I Servizi dello Studio Dentistico

Il problema della sostituzione di denti mancanti nel cavo orale è stato affrontato sin dall’antichità. Solo le recenti scoperte nel campo dell’odontoiatria hanno portato a soluzioni affidabili e certe.

E’ stato dimostrato che impianti biocompatibili in titanio puro (cancellare puro) posizionati mediante tecnica chirurgica atraumatica si integrano nell’osso in maniera stabile e duratura.Il fenomeno biologico è noto come osteointegrazione. Dopo un periodo di integrazione ossea di qualche mese la nuova protesi viene fissata agli impianti in  via definitiva.

Attualmente gli impianti sono quasi tutti realizzati in titanio. I più utilizzati sono quelli a vite di tipo endosseo, nella maggioranza dei casi lasciati sommersi sotto gengiva per un periodo congruo in base alla sede.In alcune situazioni ben codificate è possibile in tempi molto rapidi (carico immediato) posizionare oltre all impianto in titanio  anche la protesi dentale.

La chirurgia odontostomatologica (o chirurgia orale) si occupa di estrazioni di denti erotti, residui radicolari, denti inclusi o semi-inclusi nelle ossa mascellari; di apicectomie, ovvero asportazioni dell’apice di denti coinvolti in processi flogistici; di asportazione di cisti; di chirurgia preprotesica come i rialzi di seno, cioè elevazioni del pavimento del seno mascellare mediante innesti di osso o biomateriali o la chirurgia ricostruttiva ossea. Include anche l’implantologia e la parodontologia.

La parodontologia è una branca dell’Odontoiatria che studia i tessuti del parodonto (peri = attorno; odons = dente) e le patologie ad esso correlate. Il parodonto è costituito 1 – gengiva 2 – osso alveolare 3 – cemento radicolare (tessuto che ricopre la radice del dente) 4 – legamento parodontale. La parodontologia si occupa quindi dell’insieme dei tessuti molli (il legamento periodontale e la gengiva) e duri (cemento e tessuto osseo alveolare) che circondano il dente e che assicurano la sua stabilità nell’arcata alveolare (in condizioni di salute). La parodontologia, si occupa anche delle malattie che interessano il parodonto, queste vengono chiamate genericamente gengiviti, malattie parodontali o parodontopatie, o piorrea (termine storico non più corretto ma oggi ancora utilizzato nella popolazione).

Un adeguato trattamento parodontale consente di salvaguardare il parodonto e, dove necessario, arrestare la progressiva perdita di osso causata dalla malattia parodontale (piorrea), prima causa della perdita di denti nella popolazione adulta. Interventi eseguiti al fine di coprire porzioni esposte di radici dentali, o viceversa di allungare denti eccessivamente corti rappresentano possibilità terapeutiche che possono migliorare la funzione, l’estetica e la stabilità del trattamento odontoiatrico.

L’eliminazione della malattia  parodontale è possibile solo con la stretta osservanza delle prescrizioni dell odontoiatra e dell’igienista. Le indicazioni sull’igiene domiciliare, sulle abitudini alimentari, sugli stili di vita, e sull’eliminazione del fumo sono premesse indispensabili per un controllo e la cura della malattia  a 360 gradi.

La cura della malattia parodontale che presenta tasche parodontali profonde dovute alla colonizzazione batterica si articola attraverso una serie di tecniche sia chirurgiche ,sia di terapia causale (terapia rivolta al controllo della diffusione batterica).

Alcuni esempi di trattamenti parodontali per situazioni di media severità :

  • Lembi di accesso : rivolti a esporre le zone del dente coinvolte dalla colonizzazione batterica al fine di eliminare i batteri e le tasche parodontali
  • Chirurgia ossea rigenerativa : orientata a ripristinare il tessuto osseo perso nei difetti ossei. La tecnica si avvale di innesti o riempimenti con biomateriali.

L’odontoiatria conservativa è una branca dell’odontoiatria restaurativa che si occupa della cura dei denti cariati, delle procedure per l’eliminazione della carie e di quelle relative alla chiusura delle cavità risultanti dall’eliminazione dello smalto e della dentina cariata, grazie all’utilizzo di appositi materiali. L’odontoiatria conservativa moderna è basata sul concetto di minima invasività, con la rimozione del solo tessuto cariato e la sua sostituzione con un materiale da restauro, che viene legato direttamente al tessuto sano rimasto. Negli ultimi anni infatti, sono state quasi abbandonati gli amalgami d’argento (che richiedevano una preparazione ritentiva, quindi estesa) a favore dei compositi, che presentano a differenza dell amalgama d’argento una colorozione uguale a quella del dente

Le otturazioni bianche sono eseguite utilizzando come detto, le resine composite: queste ultime sono formate da particelle vetrose/ceramiche immerse in una matrice resinosa.  Le resine composite hanno la caratteristica di avere lo stesso colore dei denti, pertanto, si mimetizzano perfettamente con la porzione di dente da restaurare  e aderiscono perfettamente alla struttura dentale grazie all azione di particolari adesivi specifici molto tenaci.

Come funziona la procedura DIAGNOcam?

KaVo DIAGNOcam è il primo strumento dotato di una videocamera che utilizza la struttura anatomica del dente per diagnosticare la carie in modo sicuro.lIl principio è molto semplice: forse conoscete le cosiddette lampade in fibra di vetro, che consentono ad una lampada di irradiare la sua luce in asticelle le cui estremità di accendono.

Allo stesso modo si comportano i denti. Qui non ci sono fibre di vetro, che consentono di trasportare la luce: è lo smalto che assume questa funzione. Al fine di utilizzare più efficacemente questo fenomeno per la diagnosi della carie, il dente viene illuminato con una luce speciale senza rischi per la salute. La sostanza dentale sana si limita ad illuminarsi. L’interno del dente viene, infatti, illuminato da due fasci di luce laser ad una lunghezza d’onda di 780nm ed è utilizzato per convogliare verso il sensore la corrispondente transilluminazione. La videocamera digitale cattura l’immagine generata e la rende visibile sullo schermo di un computer. Le aree che non trasmettono luce, ad es. le carie, risultano  invece ben visibili come macchie scure e quindi perfettamente identificabili. Una videocamera integrata trasmette le immagini del cavo orale in diretta su uno schermo. Grazie all’assenza di esposizione alle radiazioni, le immagini possono essere ripetute anche spesso (controllo carie). Di ciò beneficiano soprattutto i bambini, le donne in stato di gravidanza o i pazienti disabili, per i quali è bene evitare l’esposizione alle radiazioni.

Niente raggi X

DIAGNOcam emette luce da due terminali che illuminano dai lati il dente, rendendo così decisamente visibili le zone colpite da carie. La procedura è molto meno invasiva delle radiografie, poiché non viene utilizzato nessuna radiazione a raggi X, e quindi non deve essere posizionato nessun scomodo sensore radiografico o supporto della pellicola.
Sarà facile capire la condizione dei denti sullo schermo del computer e  se presenti le carie, anche piccole, potranno esser identificate con facilità.

Le disfunzioni cranio-mandibolari sono un gruppo di condizioni, di segni e sintomi, spesso dolorosi che colpiscono uno o più componenti dell’apparato masticatorio che sono l’articolazione temporo-mandibolare (ATM), i muscoli della masticazione, i denti e le loro strutture di sostegno.

 Diverse tipologie di sintomi può essere legata ai disordini dell’ATM. Il dolore, particolarmente ai muscoli masticatori e/o all’articolazione stessa, è il sintomo più comune. Altri possibili sintomi sono:

 la  limitazioni dei movimenti o “lock” della mandibola; dolore irradiato alla faccia, collo o spalle
, Click dolorosi, rumori articolari di scroscio aprendo e chiudendo la bocca
; improvviso cambiamento dell’occlusione dentaria

.

Sintomi come mal di testa, dolori facciali e alle orecchie, vertigini e problemi di udito possono a volte essere legati ai disordini dell’ATM.

Essendo le cause e i sintomi dei disordini dell’ATM poco chiari, la diagnosi di questi problemi può a volte essere indaginosa. Attualmente, non c’è un test standard per identificare correttamente i disordini dell’ATM. Tuttavia, in circa il 90% dei casi, la descrizione e la storia dei sintomi del paziente, combinate con un semplice esame della faccia (NON ESISTE UN SEMPLICE ESAME DELLA FACCIA- eventualmente una valutazione del volto) e della mandibola, forniscono informazioni. sufficienti per diagnosticare questi problemi e optare per la più opportuna scelta terapeutica.

Con il termine endodonzia si intende quella branca dell’odontoiatria che si occupa della terapia dell’endodonto, ovvero lo spazio all’interno dell’elemento dentario, che contiene la polpa dentaria, costituita da componente cellulare, vasi e nervi.

Si ricorre alla terapia endodontica qualora una lesione cariosa o traumatica al dente abbia determinato una alterazione irreversibile del tessuto pulpare, fino alla necrosi dello stesso

La terapia endodontica ortograda, comunemente chiamata terapia canalare o devitalizzazione, è composta da diverse fasi:

  • Accesso alla camera pulpare.
  • Sagomatura e detersione degli spazi endodontici tramite strumenti endodontici manuali  o meccanici  in acciaio  o in nichel titanio. La detersione dell’endodonto viene effetutata mediante soluzioni irriganti ad azione disinfettante e/o detergente come ad esempio soluzioni a base di ipoclorito di sodio o clorexidina, e soluzioni calcio-chelanti come EDTA).
  • Sigillatura tridimensionale di tutte le strutture del canale (compresi canali laterali e delta apicale) tramite una gomma termoplastica (guttaperca) ed un cemento canalare autoindurente, il tutto bioinerte e quindi perfettamente stabile.
  • Controllo radiografico.

La gnatologia è una branca piuttosto recente dell’odontoiatria che, nell’uomo, (ma, a livello di ricerca comparata, anche negli animali), studia la fisiologia, la patologia e le funzioni della mandibola (masticazione, deglutizione, fonatoria, posturale) e pertanto, studia i rapporti tra i mascellari, i denti, le due articolazioni temporo-mandibolari, i muscoli che muovono i mascellari e il sistema nervoso che comanda quei muscoli, compresa la lingua.

Esiste una stretta relazione tra il corretto contatto tra le due arcate dentali, i muscoli mandibolari e le ossa cranio-mandibolari, la gnatologia si occupa proprio di studiare e ripristinare il corretto equilibrio tra questi distretti risolvendo la sintomatologia che ne deriva. L’obiettivo comune degli gnatologi è l’individuazione del corretto rapporto cranio-mandibolare, il suo mantenimento e il suo ripristino.

La terapia gnatologica consiste nel ristabilire i normali rapporti fra condilo mandibolare, disco articolare e fossa glenoide. Pertanto è la posizione mandibolare reciprocamente al cranio che fa la differenza tra successo ed insuccesso. Allo scopo servono manufatti prevalentemente di resina e metallo (bite) che riposizionano la mandibola producendo allo stesso tempo un rilassamento muscolare dei muscoli masticatori e di tutti gli altri muscoli interessati.

Ligiene dentale professionale o ablazione del tartaro, è l’eliminazione superficiale e sottogengivale del tartaro, tramite strumenti manuali e/o ad ultrasuoni.

Tale prestazione viene eseguita con o senza anestesia locale, procedimento da valutare, prendendo in considerazione vari paramentri (sensibilità del paziente, localizzazione del tartaro, quantità del tartaro, difficoltà all’accesso, profondità delle tasche parodontali, ecc. ).

L’igiene orale è d’importanza fondamentale nella prevenzione della carie e delle malattie gengivali.
Qualsiasi trattamento odontoiatrico intrapreso (ortodontico, conservativo, endodontico, chirurgico, ecc.) ha un risultato migliore e una durata più lunga, se viene accompagnato da un’adeguata igiene domiciliare ed ambulatoriale eseguita nello studio dentistico con i sucessivi e necessari richiami programmati.

L’ortognatodonzia, meglio conosciuta con il nome di ortodonzia, è una specialitá della medicina che si interessa dello studio, della cura  e della prevenzione delle malocclusioni e delle problematiche mediche ad esse collegate.

Per malocclusione intendiamo un anomalo e non armonico “combaciamento” dei denti e delle arcate dentarie. Di per sè la malocclusione non è da intendersi in senso medico come una malattia, ma sicuramente come l’espressione di un malfunzionamento di quell’apparato stomatognatico che noi chiamiamo bocca e che può essere fonte di problemi di tipo:

  • Dentale (carie e parodontopatie)
  • Funzionale (inadeguata masticazione, deglutizione, postura e fonazione)
  • Scheletrico (deformazioni e asimmetrie facciali, disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare)
  • Muscolare  (dolori cervicali e facciali)
  • estetico (denti storti, postura delle labbra, etc.)

Con le più moderni  tecniche in ortodonzia, possiamo allineare i denti in modo semplice ed invisibile a qualsiasi età.

Queste tecniche hanno il nome di  INVISILIGN o INCOGNITO

INVISILIGN

Il trattamento con Invisalign si compone di una serie di mascherinein una plastica particolare, quasi invisibili e rimovibili che vengono sostituiti ogni due settimane da un nuovo set. Ciascuna mascherina è realizzata appositamente in modo individuale per ogni paziente.

Quando si sostituiscono le mascherine i denti si muovono, piano piano, settimana dopo settimana, finché non si saranno allineati nella posizione finale definita dal dentista.

La programmazione di questi spostamenti viene gestita da un particolare  programma di trattamento virtuale 3D che mostra gli spostamenti che i i denti seguiranno nel corso del trattamento. Ciò  permette di sapere in anticipo ed in modo programmato quale sarà l’aspetto dei denti al termine del trattamento.

Invisalign può trasformare il  sorriso del paziente senza interferire con la vita quotidiana

INCOGNITO

Il sistema Incognito, prevede il posizionamento degli ancoraggi, necessari all’applicazione delle  forze ortodontiche, sul lato linguale dei denti che  risultano  pertanto praticamente invisibile. Gli attacchi, realizzati tramite fusione in oro, vengono fabbricati  su misura per ciascun paziente in Germania, attraverso un sofisticato processo ad alta tecnologia CAD-CAM.

E’ adatto a tutte le fasce d’età, bambini adolescenti e adulti: viene scelto in particolare da chi, per ragioni estetiche o professionali, non vuole indossare un apparecchio visibile.

Può essere usato in tutti i casi compresi quelli di disallineamento più gravi

L’apparecchio Incognito può essere applicato solo da quegli ortodontisti che hanno seguito uno specifico training di formazione e aquisito le competenze necessarie per poter utilizzare l’apparecchiatura con successo.

E’ la branca dell odontoiatria che si occupa dei piccoli pazienti: è rivolta alla prevenzione delle lesioni cariose da parte dell’igienista o dell’odontoiatra (suggerimento di dieta corretta, applicazioni di fluoro, sigillatura dei solchi, educazione all’igiene orale, intercettazione di malocclusioni precoci) ed alla ricerca della collaborazione dei bambini.

Il dialogo come terapia deve essere utilizzato in presenza sia del dentista sia dei genitori, per permettere al bambino di superare le sue paure senza traumi e con naturalezza

I denti decidui o da latte, dieci per arcata, iniziano a formarsi ancor prima della nascita erompendo poi dai sei mesi di vita fino a circa i tre anni. I denti definitivi erompono invece nell’arco di tempo che va solitamente dai sei anni fino alla maturità quando, se trovano lo spazio corretto, appaiono i denti del giudizio.

Generalmente  vengono quindi considerati interventi di pedodonzia nei bambini: le visite di prevenzione, la sigillature dei solchi, le otturazioni e le terapie endodontiche denti decidui,

La protesi dentale è un manufatto, realizzato  da persone qualificate, gli odontotecnici, su specifica prescrizione del dentista.

Il dentista è il professionista qualificato per decidere quale è, per uno specifico caso clinico, la protesi più corretta, nel rispetto dei i seguenti requisiti:

Funzionalità: riguarda il ristabilimento della corretta masticazione e delle funzioni articolari (apertura, chiusura, lateralità destra-sinistra, protrusione-retrusione e la corretta fonetica).

Resistenza: la protesi deve resistere al peso del carico masticatorio e all’usura dei liquidi buccali.

Innocuità: la protesi deve essere costruita con materiali che non siano tossici e non deve presentare “angoli vivi” che potrebbero danneggiare i tessuti.

Estetica: i denti artificiali devono essere il più possibile simili a quelli naturali non solo nel colore ma anche nella forma in modo da potersi adattare al viso del paziente.

Ci sono diversi tipi di protesi fissa:

Le corone sono protesi per denti singoli dei quali almeno la radice è conservata. Si ancorano o al dente opportunamente preparato (moncone) o, tramite perni endocanalari, alla radice. Le corone possono essere in metallo ceramica  o solo ceramica.

Nei ponti l’elemento dentario estratto viene sostituito da una protesi che comprende anche gli elementi dentari adiacenti che vengono per questo ridotti a monconi e protesizzati anch’essi. L’elemento mancante assieme agli elementi pilastro (i monconi sui quali si appoggia) forma il ponte.

Corone su impianti:in questo caso la radice naturale dell’elemento mancante viene sostituita con una “nuova radice bionica”: un impianto in titanio e su questo viene cementato o avvitato l’elemento protesico. Con gli impianti è possibile sostituire denti singoli o realizzare ponti o strutture più estese  che possono sostituire tutti gli elementi dell’intera arcata dentaria.

Pertanto con l’implantologia è quasi sempre possibile evitare la costruzione di una protesi totale ad appoggio solo mucoso, la cosidetta denteria.

L’avvento negli ultimi anni di nuovi materiali ceramici più resistenti e l’aumentata conoscenza di come questi materiali possano essere adesi alla struttura dentale, ha permesso al dentista di proporre delle soluzioni estetiche molto sofisticate per venire incontro alla sempre maggiore richiesta estetica da parte dei pazienti. Si tratta delle cosidette faccette che generalmente per avere il massimo della resa estetica e della durata nel tempo, sono realizzate in materiale di natura ceramica. Le faccette dentali consistono in sottili lamine in ceramica che vengono applicate sulla superficie esterna dei denti anteriori. (il loro spessore medio si aggira intorno ai 0,5-0,7 mm).

Le faccette in ceramica,conferiscono ai denti un aspetto naturale, oltre che sano ed esteticamente molto piacevole, in quanto sono molto sottili e vengono fissate con i moderni adesivi smalto dentinali. Con le faccette in ceramica si riesce in pochi appuntamenti a modificare in modo sorprendente il sorriso di una persona.

Prima di applicare le faccette in ceramica, è necessario preparare leggermente il dente; la preparazione è tuttavia estremamente conservativa e limitata al livello più superficiale del dente, ovvero nello spessore dello smalto.

Una volta cementate al dente, le faccette in ceramica permettono di raggiungere un risultato estetico senza eguali e concorrono a rinforzare la struttura dentaria residua. Il legame tra faccette in ceramica e smalto dentale è infatti molto forte e assolutamente stabile nel tempo.

Lo sbiancamento dentale è una procedura odontoiatrica che permette di migliorare il colore dei denti, rendendoli più bianchi. Con lo sbiancamento o Bleaching dentale è possibile correggere molte discromie, anche severe, dovute a patologie sistemiche (per esempio la fluorosi, disordini ematici, etc) oppure agli esiti di terapie con alcuni tipi di antibiotici (ad esempio, le tetracicline).

I prodotti che vengono utilizzati a tal fine, contengono principalmente perossido di idrogeno e perossido di carbammide

Lo sbiancamento funziona grazie alla liberazione di ossigeno da parte del perossido di idrogeno o di carbammide nel momento in cui viene posto a contatto con i denti. Queste molecole di ossigeno vanno a disgregare le molecole dei pigmenti responsabili della discromia, e dunque rendendole non più visibili. Lo sbiancamento dentale agisce solo sui denti naturali, non agisce su corone protesiche, otturazioni o qualsiasi altro materiale da restauro presente nel cavo orale.

Lo sbiancamento dentale più affidabile e duraturo nel tempo, come dimostrato in letteratura scientifica è quello cosidetto Home Bleaching o sbiancamento domiciliare.

In un primo appuntamento, il dentista rileva le impronte delle arcate dentarie del paziente. Grazie a queste, il laboratorio odontotecnico potrà confezionare due mascherine trasparenti che andranno a calzare perfettamente sulle arcate dentarie del paziente. La particolarità di queste mascherine consiste nella presenza sulla superficie esterna di serbatoi che saranno utili per contenere il gel sbiancante. Nel secondo appuntamento l’odontoiatra spiega  al paziente come posizionare il gel sulle mascherine, come indossarle, come comporatrsi in caso di comparsa di aumentata sensibilità e tutto ciò che possa rendere più efficace e stabile il risultato raggiunto. Il paziente dovrà portare queste mascherine dalle 4 alle 8 ore, tutti i giorni per  mediamente circa 1-2 settimane. La durata di applicazione giornaliera e la durata del trattamento dipendono dalla concentrazione del prodotto utilizzato (perossido di carbammide dal 10% al 16%) e dalla severità della discromia.

Per valutare il rischio soggettivo di carie il dentista considera la condizione dei denti, numero di carie presenti e di vecchie ottirazioni, le abitudini alimentari, la qualità dell’igiene orale, e se lo reputa necessario può quantificare la presenza  di batteri cariogeni nella bocca del paziente. L’adozione di appropriati sistemi di valutazione del rischio, che includano l’utilizzo di semplici test salivari da attuarsi direttamente nello studio odontoiatrico, rappresentano l’approccio più adeguato e moderno al problema malattia cariosa. Il risultato di questa analisi consente di stabilire se il paziente ha un rischio di carie basso, moderato o alto. Il tipo di trattamento proposto è in funzione del livello soggettivo di rischio misurato.